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Specie
di abitudini prevalentemente diurne e crepuscolari. Olfatto
particolarmente sviluppato, seguito da udito e vista, con
una discreta possibilità anche di visione notturna.
Le pareti rocciose, insieme alle praterie d'altitudine,
rappresentano gli ambienti preferiti durante tutto l'anno,
mentre le zone rupestri ed i macereti situati alle quote
più elevate vengono frequentati esclusivamente durante
i periodi estivi. In inverno utilizza una fascia altitudinale
compresa tra i 1600 ed i 2800 m, in estate tra i 2300 e
i 3200 m. I quartieri di svernamento sono di preferenza
caratterizzati da versanti con esposizione S-SO, pendenze
medie di 35-45° ed elevato sviluppo superficiale. I
vasti complessi forestali chiusi, nonché i ghiacciai,
costituiscono la principale barriera agli spostamenti, determinando
di conseguenza limitate capacità di colonizzazione
di nuove aree. La porzione principale della dieta è
rappresentata da Monocotiledoni e foraggio grezzo ricco
di cellulosa e fibre; fondamentale è l'apporto delle
Graminacee, soprattutto appartenenti al genere Festuca,
spesso non appetito da altri Ungulati. Seguono infine fiori
e getti di Dicotiledoni.
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