Lupo

Canis lupus Linnaeus, 1758

Codice : 110.654.0.002.0

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Nel Parco Nazionale d'Abruzzo la dieta del lupo è costituita essenzialmente da ungulati selvatici e domestici, con una frequenza ridotta di rifiuti (circa 10% del volume in inverno-primavera). Compaiono nella dieta resti di graminacee, mammiferi non ungulati e rosacee. Nell'Appennino settentrionale la dieta comprende prevalentemente Ungulati selvatici, tra cui prevalgono Cinghiale, Muflone e Capriolo; mancano resti di rifiuti e di rosacee. Nella Maiella il lupo utilizzerebbe al contrario le discariche.
Le cause che hanno portato al declino della specie sono riconducibili quasi completamente alla persecuzione diretta da parte dell'uomo (caccia e bocconi avvelenati). A titolo di esempio, negli anni 1797-1798 furono mediamente uccisi in Francia 6.000 lupi all'anno, e la caccia fu incentivata un po' ovunque con il pagamento di taglie sui lupi abbattuti. Attualmente nella parte Bielorussia della foresta di Bialowieza (il lupo è invece protetto nella parte polacca della foresta) viene abbattuto l'80% dei lupi presenti ogni anno (il 50% dell'intera popolazione, contando anche quelli polacchi).

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