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Rapace
diurno della famiglia degli Strigidi, raggiunge una lunghezza
di circa 35-37 cm e apertura alare di 90-100 cm. I sessi
sono simili, ma la femmina è leggermente più grande del
maschio. Il colore di fondo del piumaggio è il castano,
con disegni scuri mediamente evidenziati; nella femmina
tuttavia le tonalità tendono a essere più scure. I dischi
facciali sono ben visibili e tra gli occhi e il becco sono
evidenti due fasce chiare sub-verticali; particolarmente
pronunciati sono i "ciuffi auricolari" che si innalzano
di 3-4 cm al di sopra del capo. L'iride va dal color giallo-oro
al rosso-arancio. Nelle zone più settentrionali dell'areale
il Gufo comune è migratore (movimenti regolari) o nomade;
in quest'ultimo caso i movimenti sono irregolari e determinati
da fattori locali, come condizioni meteorologiche e disponibilità
trofiche. Nelle popolazioni migratrici dell'Europa nord-orientale,
gli spostamenti post-riproduttivi si verificano da settembre
a dicembre, il ritorno verso i quartieri riproduttivi inizia
in marzo e di norma si protrae sino a fine maggio. In Italia
giungono contingenti svernanti provenienti dall'Europa centrale
e orientale. Le popolazioni nidificanti italiane sono invece
per lo più residenti, ma ad esse, nel corso dell'inverno,
possono aggiungersi individui provenienti d'oltralpe. All'approssimarsi
della stagione invernale i gufi comuni divengono gregari,
riunendosi in dormitori il cui numero di individui (da qualche
decina a un centinaio di esemplari) può variare in funzione
delle disponibilità alimentari della zona. I dormitori sono
spesso ubicati in aree tradizionali, che in assenza di disturbi
sono frequentate regolarmente anno dopo anno.
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