|
In
Italia, la sua attuale distribuzione corrisponde solo in
parte a quella storica che comprendeva tutta la penisola
e che la vedeva nidificare anche in zone montane fino ai
1700 m di quota. A partire dagli anni '50, la meccanizzazione
delle attività agricole ha determinato la scomparsa
dei suoi habitat ottimali; ciò, assieme ad un eccessivo
prelievo venatorio, ha determinato il crollo delle consistenze
e dell'areale. La distribuzione attuale è frutto,
in buona parte, di successivi ripopolamenti e reintroduzioni
a fini principalmente venatori effettuati con individui
di popolazioni alloctone. Le uniche popolazioni di una certa
consistenza e stabilita sono quelle dell'Italia settentrionale
mentre le restanti sono, in gran parte, piccoli nuclei del
tutto effimeri. In Lombardia è presente con una popolazione
relativamente stabile nelle zone appenniniche dell'Oltrepò,
ove si hanno densità di 1,7-2,6 coppie / 100 ha.
Qui si spinge fino ai 700 m di quota, pur frequentando,
di preferenza, la quote comprese tra i 200 e i 500 m. In
altre zone di pianura, collina o media montagna esistono
piccole popolazioni non autosufficienti. La specie è
stata segnalata, con presenze occasionali, nei Parchi Regionali
di Montevecchia e Valle del Curone, del Mincio, dell'Oglio
Nord e dell'Oglio Sud.
|
|