Starna - Perdix
perdix (Linnaeus, 1758)
Criteri
biologici
valore
= 0: Corologia euroasiatica , con areale esteso sul continente europeo e
in Asia centrale. .
valore
= 0: Specie presente in Europa con una popolazione compresa tra 2.600.000
e 5.200.000 coppie, ha subito un drastico declino in tutto il continente
a seguito della modernizzazione delle pratiche agricole, a partire dagli
anni '50-'704, .
valore
= 3: Rara come nidificante, la Starna è presente in meno del 6% delle
tavolette regionali. L'unica popolazione relativamente stabile risiede nelle
colline dell'Oltrepò Pavese; popolazioni isolate sono presenti in
aree di pianura . Inoltre la specie è presente, a seguito di introduzione
a fini venatori, in molte aree collinari e di media montagna ma tali piccoli
nuclei non sono, verosimilmente, autosufficienti.
valore
= 3: Specie legata a paesaggi agrari caratterizzati dall'alternarsi di colture
a cereali, medicai, arativi, pascoli, terreni incolti, frutteti. Utilizza
di preferenza gli ecotoni, le colture arate a rotazione e le fasce arbustive
e a prato di delimitazione interpoderale, in aree di pianura o su rilievi
fino alla quota di circa 600 m .
valore
= 1: L'areale occupato dalla Starna a livello regionale rappresenta solo
una minima parte del totale nazionale. In Italia essa presenta un areale
altamente frammentato e nidifica nelle regioni settentrionali, ove risiedono
i nuclei più consistenti e stabili, e in quelle centrali in cui lo
status è di totale precarietà.
valore
= 3: Secondo la nuova "Lista Rossa" italiana , pur essendo presente
come specie "a più basso rischio di estinzione", la sottospecie
italiana di Starna Perdix perdix italica è considerata ormai estinta
come taxon autonomo a causa dell'inquinamento genetico conseguente alle
massicce introduzioni di sottospecie alloctone. Ciò nonostante, la
popolazione italiana è ancora inserita nell'allegato I della direttiva
"Uccelli" (CEE/79/409), che elenca le specie per la cui sopravvivenza
sono previste misure speciali di conservazione degli habitat. In Italia
ha una distribuzione altamente discontinua limitata alle regioni settentrionali
e centrali, la popolazione riproduttiva nel periodo 1983-86 era stimata
in 2000-5000 coppie .