Occhiocotto

Sylvia melanocephala Gmelin, 1789

Codice : 110.580.0.008.0

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L'ambiente elettivo è rappresentato da macchia mediterranea e boscaglie, mentre è meno frequente in boschi e garighe. Predilige, oltre alla boscaglia di leccio, consorzi arbustivi submediterranei dominati dalla roverella e da cespugli consociati di scotano (Cotinus coggygea) ed il terebinto (Pistacia terebinthus), oltre a macchie di rovi e di rose selvatiche. Sulle Prealpi, in questi ambienti la specie sembra in costante espansione. Si ciba soprattutto di invertebrati; tra le prede vi sono larve di lepidotteri, ortotteri, afidi e ragni; nella tarda estate ed in autunno l'Occhiocotto si alimenta anche di frutti come fichi, uva e semi di varie piante. Si riproduce da metà marzo in avanti ed il nido è costruito in cespugli; le uova (3-4) sono color oliva pallido, macchiate di bruno o di rosso, e vengono covate per circa due settimane da entrambi i partner. L'involo dei giovani avviene dopo 12-13 giorni. La nidificazione può proseguire fino a luglio: effettua seconde covate e può deporre diverse covate di rimpiazzo.

Testo: Elisabetta de Carli e Marina Nova

Foto: Pierandrea Brichetti

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