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L'ambiente
elettivo è rappresentato da macchia mediterranea e boscaglie,
mentre è meno frequente in boschi e garighe. Predilige,
oltre alla boscaglia di leccio, consorzi arbustivi submediterranei
dominati dalla roverella e da cespugli consociati di scotano
(Cotinus coggygea) ed il terebinto (Pistacia terebinthus),
oltre a macchie di rovi e di rose selvatiche. Sulle Prealpi,
in questi ambienti la specie sembra in costante espansione.
Si ciba soprattutto di invertebrati; tra le prede vi sono
larve di lepidotteri, ortotteri, afidi e ragni; nella tarda
estate ed in autunno l'Occhiocotto si alimenta anche di
frutti come fichi, uva e semi di varie piante. Si riproduce
da metà marzo in avanti ed il nido è costruito in cespugli;
le uova (3-4) sono color oliva pallido, macchiate di bruno
o di rosso, e vengono covate per circa due settimane da
entrambi i partner. L'involo dei giovani avviene dopo 12-13
giorni. La nidificazione può proseguire fino a luglio: effettua
seconde covate e può deporre diverse covate di rimpiazzo.
Testo:
Elisabetta de Carli e Marina Nova
Foto:
Pierandrea Brichetti
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4/4

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