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seguito alla marcata selettività ambientale, in Lombardia
la distribuzione della Civetta capogrosso risulta limitata
agli estesi corpi boschivi di aghifoglie (soprattutto boschi
di abete rosso), con una struttura disetanea e compatta,
e dove siano presenti alberi d'alto fusto maturi, ricchi
in cavità dove poter nidificare (particolarmente
vecchi nidi di Picchio nero). Per questo motivo la sua presenza
all'interno delle aree protette è limitata a quelle
con una morfologia prettamente alpina e, pur in assenza
di dati quantitativi, la specie risulta presente nel Parco
Nazionale dello Stelvio, nei parchi regionali delle Orobie
(quello Valtellinese e quello Bergamasco), nel P.R. del
Bernina, del Disgrazia, della Val Masino e della Val Codera,
nel P.R. di Livigno e della Valdidentro, nel P.R. dell'Adamello
e nel P.R. dell'Alto Garda Bresciano. Con i movimenti dispersivi
dei giovani, nel periodo tardo-autunnale e invernale si
può registrare la presenza della specie anche in
altre aree lombarde, (com'è testimoniato da dati
di cattura in diverse stazioni di inanellamento della fascia
prealpina).
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