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L'alimentazione
comprende una notevole varietà di invertebrati e
piccoli vertebrati (Micromammiferi, Rettili, Insetti, lombrichi,
ecc.); nelle zone umide la dieta è costituita principalmente
da organismi acquatici. Il cibo è ricercato deambulando
lentamente in zone aperte asciutte, umide o sommerse da
acqua bassa (al massimo pochi cm), talvolta nelle vicinanze
del nido, ma spesso anche a distanza di chilometri.
Fino al XVI sec. esistono testimonianze di una presenza
cospicua di questa specie a Milano e in Lombardia; successivamente
un generale declino del numero di coppie nidificanti ha
interessato queste zone come anche tutto l'areale europeo
occidentale, dovuto ad una serie di cause: i massicci prelievi
a scopi alimentari in tempi storici; in tempi più
vicini a noi, la caccia, il moltiplicarsi dei cavi aerei,
in particolare delle linee elettriche (con il pericolo di
folgorazioni), lo sfruttamento con colture intensive degli
areali riproduttivi e la diminuzione delle risorse alimentari
negli areali di svernamento conseguente alla diminuzione
delle precipitazioni. Recentemente il nostro paese sembra
aver guadagnato una certa importanza come zona di transito
e sosta in seguito all'aumento di popolazioni nei paesi
confinanti (Svizzera e Francia) e al generale miglioramento
delle condizioni venatorie e protezionistiche.
Testi:
Elisabetta de Carli, Lia Buvoli e Massimo Favaron
Foto:
Pierandrea Brichetti
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5/5

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