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Il
Lodolaio predilige ambienti articolati, dove la vegetazione
boschiva con alberi ad alto fusto si alterna a aree aperte
idonee alla caccia. La dieta è costituita da uccelli
(Apodiformi e piccoli Passeriformi) che vengono regolarmente
catturati al volo o in campo aperto o lungo i bordi della
vegetazione, e da insetti (principalmente ortotteri, coleotteri
e odonati).
Il Lodolaio si riproduce abbastanza tardivamente, la schiusa
può infatti avvenire anche nel seconda metà
di luglio; ciò è probabilmente da mettere in
relazione alla maggior disponibilità di piccoli uccelli
migratori durante la tarda estate, alle latitudini italiane.
Non costruisce il nido ma ne utilizza uno abbandonato: spesso
vengono utilizzati i nidi di Cornacchia dello stesso anno
o dell'anno precedente. Il numero delle uova deposte varia
da 1 a 4, mentre in media si ha l'involo di due piccoli per
nido (1-3), con un tasso di involo che raggiunge il 90% circa.
Testo:
Luciano Bani
Foto:
Diego Rubolini
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3/3

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