Toporagno nano

Sorex minutus Linnaeus, 1766

Codice : 110.618.0.003.0

Zoom
   
 
 

Il giovane di Toporagno nano come il Toporagno comune possiede un metabolismo accelerato e durante la stagione invernale rischia di non trovare alimento sufficiente per la sopravvivenza. Esso è in grado di fermare la crescita, ridurre il proprio peso e il volume dei propri organi principali. Anche le vertebre si accorciano e diminuisce la scatola cranica ad opera di cellule distruttrici del tessuto osseo. Nel complesso diminuisce la sua taglia e, conseguentemente il fabbisogno alimentare. La crescita riprende in primavera (fenomeno di Dehel). Il toporagno nano ha abitudini meno fossorie del Toporagno comune, il suo nido è superficiale e l'attività trofica si svolge anch'essa in superficie, limitando così una marcata competizione trofica con il congenerico: la dieta esclude quasi interamente i lombrichi, concentrandosi su Isopodi, Aracnidi, Opilionidi, Collemboli e Coleotteri. Occasionalmente vengono utilizzati piccoli Vertebrati.

Testo: Barbara Chiarenzi

Foto:Guido Tavecchio

Salva la scheda come .RTF

 

 

4/4

Indietro