Toporagno d'acqua

Neomys fodiens (Pennant, 1771)

Codice : 110.619.0.002.0

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Conduce una vita essenzialmente solitaria, utilizzando e difendendo un territorio che occupa circa un centinaio di metri di sponda con il limitrofo spazio d'acqua, abbandonato dai maschi durante il periodo riproduttivo per la ricerca delle femmine. E' attivo sia di giorno sia di notte alternando momenti di caccia e di riposo di 2-3 ore. Il riposo viene trascorso nel nido comunemente situato sotto uno strato di foglie o in un ceppo d'albero, sempre vicino al corso d'acqua occupato, talvolta con un'apertura che sbocca direttamente sotto il livello dell'acqua. Durante l'immersione, svolta in apnea anche per 20 minuti fino a 50 cm di profondità, cerca e caccia nuotando alacremente diversi invertebrati acquatici. Non si lascia sfuggire, grazie alle vibrisse estremamente ricche di terminazioni nervose, rane ed avannotti. Queste prede, talvolta più grandi del predatore stesso, vengono immobilizzate per mezzo di una sostanza tossica contenuta nella saliva ed inoculata con il morso. Questa tratto caratteristico sembra essere la causa del nome italiano di Toporagni attribuito a tutti i Soricini: nell'antichità si riteneva che avessero un morso velenoso pari a quelli dei ragni stessi.

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