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Gli
individui di questa specie rappresentano il principale oggetto
dei "salvataggi" del Progetto Rospi (Ferri, 1998):
si stima che ogni anno circa 45.000 rospi comuni vengano
manualmente trasferiti da un lato all'altro di strade di
traffico nel corso delle migrazioni riproduttive. Tali interventi
vengono eseguiti ad esempio nei parchi del Campo dei Fiori,
Adda Nord e Montevecchia e Valle del Curone, ma anche in
molte aree non protette.
Giunto in acqua, il maschio emette, durante la notte, un
quarch-quarch piuttosto intenso ed aspro; il verso
della femmina è di tonalità più bassa.
Depone generalmente tra le 1000 e le 10000 uova in lunghi
cordoni avvolte alla vegetazione acquatica. La larva è
lunga circa 5 mm alla schiusa e, successivamente, sviluppa
una cresta mediana dorsale, che parte dall'inizio della
coda. Carattere distintivo allo stadio di girino è
la presenza di due serie di denti labiali (1 fila ciascuna)
sul labbro superiore e tre serie (1 fila) sull'inferiore.
In questa fase la colorazione è dorsale bruno-nerastra,
quella ventrale grigio-nerastra. A completo sviluppo può
misurare 3,5 cm di lunghezza totale.
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