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Specie
tipicamente legata alle estese formazioni di conifere, il
rampichino predilige ambienti forestali umidi e con un buon
grado di maturità: la specie infatti per riprodursi e per
alimentarsi trae profitto dagli alberi cavi e vetusti, nonché
da quelli marcescenti, dove può contemporaneamente trovare
fessure nelle quali costruire il nido e nel contempo cibarsi
di insetti xilofagi (uova, larve e adulti). La caccia alle
prede viene effettuata in modo caratteristico cominciando
dal basso del tronco e sondando la corteccia con il becco
ricurvo per poi procedere arrampicandosi verso l'alto muovendosi
a spirale intorno al tronco. Terminata l'ascesa compie un
volo in diagonale fino a raggiungere la base di un altro
albero e iniziare una nuova arrampicata. Il nido può essere
costruito nella fessura di una corteccia, in una catasta
o cumuli di legna come anche nel muro di una baita; esso
è costituito da pezzetti di legno, steli d'erba, muschi
e piume. Le covate, che possono essere una o due per stagione,
hanno luogo tra fine marzo e metà giugno; vengono deposte
mediamente 5-7 uova, covate dalla femmina per 12-20 giorni;
dopo la schiusa i giovani rimangono nel nido per circa due
settimane.
Testo:
Luciano Bani e Cristina Movalli
Foto:
Pierandrea Brichetti
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