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Specie
tipicamente legata ai boschi di maturi di latifoglie, ricchi
in cavità dove costruire il nido. Questo si trova in cavità
naturali come fessure di tronchi, ceppi, apparati radicali,
vecchi nidi di Picidi, ecc. In genere l'apertura viene rivestita
di fango in modo da ridurre a giusta misura il foro di accesso
al nido. La specie può inoltre utilizzare apposite cassette
nido. Il nido, costruito dalla coppia in 8-15 giorni, è
tappezzato di frammenti di foglie secche e rigide, corteccia,
legno e licheni. La deposizione delle uova inizia in aprile
(in genere una covata con una eventuale di rimpiazzo); il
numero di uova varia mediamente tra 5 e 9 e l'incubazione,
che è a carico della femmina dura circa 15 giorni. I giovani
alimentati da entrambi i genitori lasciano il nido dopo
23-25 giorni. La dieta è composta essenzialmente da larve
e adulti di insetti, nocciole, faggiole, ghiande e altri
semi. In inverno si associa agli stormi misti di cince.
Testo:
Luciano Bani e Cristina Movalli
Foto:
Pierandrea Brichetti
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3/3

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