|
Il
nido è usualmente costruito dalla femmina, al suolo o in
una fessura tra le rocce. Ha uno strato esterno compatto
di rametti, uno sottile intermedio di fango impastato a
steli erbacei e muschio, uno strato interno di foglie tenere
e radichette; la coppa ha un diametro interno di 10 cm,
quello esterno è superiore ai 17 cm. Depone da maggio in
avanti, di solito 4-5 uova verdastre, macchiate di bruno
rossiccio; la schiusa avviene dopo circa 12-14 giorni di
incubazione, ed i giovani abbandonano il nido dopo circa
2 settimane. Può effettuare una seconda covata. Conclusa
la riproduzione, vari gruppi famigliari si riuniscono nelle
zone trofiche a quote superiori (praterie alpine e brughiere
subalpine), da dove in settembre-ottobre partono per i luoghi
di svernamento. I soggetti svernanti possono mischiarsi
a stormi di Cesene. Si nutre di lombrichi, piccoli molluschi,
insetti e larve; in autunno anche di bacche (sorbole).
Testo:Elisabetta
de Carli e Marina Nova
Foto:
Pierandrea Brichetti
|

3/3

|