Sterna comune - Sterna
hirundo Linnaeus, 1758
Criteri
biologici
valore
= 1: Specie a corologia oloartica . In Europa la Sterna comune ha areale
relativamente discontinuo che si estende dalle regioni artiche fino a quelle
mediterranee. Le consistenze maggiori si registrano negli stati settentrionali
e decrescono verso sud, ove la specie diventa sempre più localizzata. L'areale
complessivo si estende fino alle regioni settentrionali della Cina e alla
Kamchatka e alle regioni orientali del Nord America.
valore
= 1: La popolazione europea è stimata in circa 200.000 coppie nidificanti
. Lo status della popolazione di Sterna comune è difficilmente valutabile
nel suo complesso, dato che in anni recenti si sono registrati tanto aumenti
che diminuzioni a carico delle singole popolazioni nazionali. Sembra comunque
che a una generale tendenza al decremento fatta registrare nei decenni passati
sia subentrata una fase di incremento o di stabilità.
valore
= 3: Nidificante rara, distribuito in meno del 10% delle tavolette del territorio
regionale. E' localizzata esclusivamente lungo il corso del Po e nella parte
terminale dei suoi affluenti. La popolazione della Lombardia e delle regioni
vicine è inferiore alla 400 coppie.
valore
= 3: La Sterna comune nidifica lungo le coste marine o nelle acque interne
. Utilizza isole o coste rocciose, spiagge sabbiose o di ciottoli, lagune
salmastre, penisole, talora ambienti artificiali quali quelli formati dal
riporto di materiali dragati o da attività di scavo.
valore
= 2: L'areale regionale rappresenta circa un quinto di quello nazionale.
In termini di consistenza la popolazione lombarda potrebbe rappresentare
una quota pari a circa il 5% di quella italiana, concentrata nelle regioni
costiere dell'Alto Adriatico. In Italia, la maggior parte della popolazione
è distribuita lungo i fiumi e nelle lagune costiere delle regioni settentrionali.
Siti riproduttivi sono presenti anche sulle coste e isole minori sarde e
in Puglia . La popolazione riproduttiva complessiva è stimata in 4000-5000
coppie.
valore
= 3: Nella nuova "Lista Rossa" italiana viene elencata tra le specie minacciate
considerate "a più basso rischio". Rientra inoltre nell'allegato I della
direttiva "Uccelli" (CEE/79/409), che comprende le specie per le quali si
prevedono misure speciali di conservazione sugli habitat, al fine di garantirne
la sopravvivenza e la riproduzione nella loro area di distribuzione.