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Rispetto
al più comune Ghiro è più spiccatamente
terricolo, pur restando un abile e agile arrampicatore.
Il Quercino costruisce il proprio nido tra le fronde degli
alberi, ma generalmente preferisce adattare, all'occorrenza,
le cavità naturali, come ad esempio fessure nelle
rocce e in vecchi muretti a secco, nidi abbandonati dagli
scoiattolo, cavità di tronchi di vecchi alberi.
Durate il periodo invernale cade in un letargo frequentemente
interrotto da brevi periodi di veglia. L'uscita dal letargo
avviene generalmente a febbraio; segue, durante il mese
di aprile, il periodo degli accoppiamenti. Il Quercino compie
un solo parto l'anno, da cui nascono 4-5 piccoli che, dopo
circa tre mesi, raggiungono la maturità sessuale.
Può cibarsi di frutta, semi, germogli come anche
di insetti, uova, nidiacei o invertebrati (la componente
animale può costituire fino al 40% della dieta).
La ricerca del cibo avviene sia su alberi e arbusti, sia
al suolo. Può conseguentemente causare ingenti danni
nei confronti di giovani impianti di conifere e di colture
frutticole, quando la densità della popolazione aumenta.
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