Quercino

Eliomys quercinus (Linnaeus, 1766)

Codice : 110.639.0.001.0

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Rispetto al più comune Ghiro è più spiccatamente terricolo, pur restando un abile e agile arrampicatore. Il Quercino costruisce il proprio nido tra le fronde degli alberi, ma generalmente preferisce adattare, all'occorrenza, le cavità naturali, come ad esempio fessure nelle rocce e in vecchi muretti a secco, nidi abbandonati dagli scoiattolo, cavità di tronchi di vecchi alberi.
Durate il periodo invernale cade in un letargo frequentemente interrotto da brevi periodi di veglia. L'uscita dal letargo avviene generalmente a febbraio; segue, durante il mese di aprile, il periodo degli accoppiamenti. Il Quercino compie un solo parto l'anno, da cui nascono 4-5 piccoli che, dopo circa tre mesi, raggiungono la maturità sessuale.
Può cibarsi di frutta, semi, germogli come anche di insetti, uova, nidiacei o invertebrati (la componente animale può costituire fino al 40% della dieta). La ricerca del cibo avviene sia su alberi e arbusti, sia al suolo. Può conseguentemente causare ingenti danni nei confronti di giovani impianti di conifere e di colture frutticole, quando la densità della popolazione aumenta.

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