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Dal
1970 sono state attuate varie reintroduzioni della specie
nelle Alpi centro-orientali e nei Vosgi francesi, con soggetti
provenienti dai Carpazi. A seguito di tali operazioni la
sua presenza è stata registrata anche in territorio
alpino italiano. La sua presenza è possibile in alcuni
parchi regionali lombardi; osservazioni isolate si sono
già verificate nell'Alto Garda Bresciano.
La Lince predilige in generale gli ambienti forestali da
700 a 2000 m di quota. La presenza di affioramenti e anfratti
rocciosi avvantaggia la predazione all'agguato e offre possibilità
di rifugio. Attualmente la sua espansione risulta limitata
dalla frammentazione degli ambienti forestali e dall'antropizzazione.
La disinformazione sull'impatto della Lince sugli Ungulati
domestici e selvatici può tuttora innescare fenomeni
di bracconaggio.
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