Schiribilla
- Porzana
parva (Scopoli, 1769)
Misure
di gestione
Il
principale fattore critico č dato dalla progressiva perdita di habitat palustre
nelle zone planiziali.
Occorre
evitare l'eliminazione di zone umide e soprattutto evitare l'eliminazione
di zone di canneto.
Le
preferenze della Schiribilla per le zone umide caratterizzate dalla presenza
di tifeti e fragmiteti suggeriscono il mantenimento di questa tipologia
d'habitat [Ba7] unito al mantenimento o alla creazione di aree a canneto
[Ba8], anche in zone agricole produttive [Bc2]. Nell'ambito di interventi
di tipo generale si raccomanda di porre sotto particolare protezione i siti
riproduttivi [Bd4] e di controllare il disturbo diretto alle coppie nidificanti
regolando le attivitā ricreative e di navigazione [D4].]. La tendenza al
decremento dimostrata in diversi paesi europei unita alla rarità
degli ambienti umidi nelle zone planiziali lombarde consiglia l'esecuzione
di programmi di monitoraggio sullo status e sui parametri demografici delle
popolazioni che nidificano nella regione [C1, C2], anche attraverso studi
particolareggiati finalizzati a individuare potenziali interventi futuri
[C11]. Relativamente
a questa specie risulta importante anche definire qualitativamente le potenzialità
faunistiche del territorio regionale [C4].
Trattandosi
di una specie legata ad ambienti rari e frammentati quali le zone umide,
la principale strategia di conservazione consiste nella applicazione di
interventi diretti sull'habitat [B]. La tendenza alla diminuzione e la fragilitā
degli ambienti in cui č presente consigliano anche l'esecuzione di monitoraggi
sulla popolazione esistente [C]. La sensibilitā dimostrata nei confronti
del disturbo antropico suggerisce l'applicazione di interventi mirati al
suo controllo [D]3,6.