Scazzone
- Cottus
gobio (Linnaeus, 1756)
Misure
di gestione
fattori
critici per il benessere della specie sono in modo particolare: la naturalità
degli ambienti fluviali, intesa sia come qualità delle acque che
dell'habitat fluviale, e la percorribilità dei fiumi.
per
la salvaguardia della specie occorrerà evitare in maniera particolare:
l'inquinamento delle acque; la captazione delle acque; l'artificializzazione
degli alvei fluviali; lo sbarramento dei fiumi.
Le
tipologie di intervento da attuare nei vari campi di azione saranno: la
reintroduzione della specie nei luoghi del suo areale originario da cui
è scomparsa [A1]; il ripopolamento o rinforzo delle popolazioni attualmente
in forte declino [A2]. Dovranno anche essere perseguiti: il miglioramento
della qualità delle acque [Ba1]; la rinaturalizzazione di alveo e
sponde di corpi d'acqua [Ba2]; gli interventi sul flusso minimo vitale dei
corsi d'acqua [Ba3]; la realizzazione di passaggi di risalita nei corsi
d'acqua per consentire la percorribilità [Ba4]. Parallelamente dovranno
essere effettuati: il monitoraggio della consistenza, della struttura e
dello stato di salute delle popolazioni [C1]; la definizione delle potenzialità
faunistiche dell'ambiente in cui la specie vive [C4]; il monitoraggio della
qualità chimica e biologica delle acque [C10]. Sulla componente sociale
occorrerà intervenire: con azioni di educazione ambientale localizzata
[D2] e di divulgazione a largo raggio [D3].
Per
la conservazione dello scazzone è auspicabile intervenire in più
campi d'azione: con interventi diretti sulle zoocenosi acquatiche [A]; con
miglioramenti dell'habitat fluviale [B]; con un'adeguata azione di monitoraggio
[C]; con azioni opportune sulla componente sociale [D].