Falco pellegrino
- Falco
peregrinus Tunstall, 1771
Criteri
biologici
valore
= 2: Si tratta di una specie cosmopolita; tuttavia l'areale di distribuzione
di questa specie risulta essere fortemente frammentato. In Europa, ad esempio,
l'areale mostra evidenti e vaste lacune nelle regioni centro-settentrionali;
lacune meno evidenti sono inoltre presenti in Europa meridionale e sud-orientale.
La forte frammentazione dell'areale determina un incremento del valore corologico,
che altrimenti sarebbe risultato nullo (corologia cosmopolita) .
valore
= 3: La popolazione europea è stimata tra 5600 e 6100 coppie, a cui
si aggiungono le 400-800 russe e le 100-2000 turche. Il pellegrino fu molto
colpito dagli effetti dell'inquinamento da pesticidi organo-clorurati (DDT)
negli anni 50-60, e il recupero successivo al bando di questi prodotti chimici
è variabile nelle diverse parti dell'areale distributivo. Le popolazioni
nordiche mostrano tuttora un'evidente fatica nel recupero degli effettivi
originari: queste, che solevano svernare in paesi più meridionali
(Europa centrale e meridionale), sono state quasi completamente sterminate
dall'azione di questi composti, che qui venivano ampiamente utilizzatati
nelle pratiche agricole .
valore
= 3: In Lombardia il Falco pellegrino risulta essere localizzato in pochi
ambienti: questa localizzazione appare imputabile alla distribuzione dei
siti idonei alla nidificazione, quali rupi difficilmente accessibili. Appaiono
pertanto potenzialmente idonee alcune aree perilacustri in Provincia di
Como, Bergamo e Brescia, dove peraltro vi sono segnalazioni di nidificazione
o probabile nidificazione; due indizi di nidificazione si hanno anche per
la Provincia di Pavia .
valore
= 3: Il Falco pellegrino può potenzialmente colonizzare ambienti
molto differenti, dalle regioni costiere a quelle montane, purché
vi siano sufficienti risorse alimentari e pareti rocciose inaccessibili
ove nidificare .
valore
= 2: Il territorio regionale, nel contesto della situazione nazionale, risulta
abbastanza importante per la specie, anche se il grosso della popolazione
italiana è distribuita lungo le aree costiere. In particolare appaiono
particolarmente importanti le fasce perilacustri dei grandi laghi prealpini.
valore
= 3: Secondo la nuova "Lista Rossa" italiana appartiene alla categoria
delle specie "vulnerabili". Per l'Italia si stima la presenza
di 450-530 coppie nidificanti, con distribuzione relativamente continua
negli ambienti costieri e più frammentata lungo le Alpi e gli Appennini
. Il Falco pellegrino inoltre rientra nell'allegato I della direttiva "Uccelli"
(CEE/79/409), che comprende le specie per le quali si prevedono misure speciali
di conservazione sugli habitat, al fine di garantirne la sopravvivenza e
la riproduzione nella loro area di distribuzione. La specie non è
concentrata in Europa ma, a livello continentale, lo stato di conservazione
è attualmente considerato non favorevole .