Rana appenninica - Rana
italica Dubois, 1987
Misure
di gestione
Qualità
e quantità delle acque e controllo dei predatori.
E'
necessario non alterare la qualità e quantità delle acque
evitando, altresì, l'artificializzazione dei corsi d'acqua. Inoltre,
occorre non introdurre specie di ittiofauna pericolose per larve o adulti.
Andrebbero
attuati un controllo dell'impatto predatorio [A5], un miglioramento della
qualità delle acque [Ba1] e, soprattutto, in relazione ai ben determinati
siti riproduttivi utilizzati, interventi sul flusso minimo vitale dei corsi
d'acqua [Ba3]. Per garantire la salute della specie sarebbe opportuno operare
un monitoraggio dello status delle popolazioni [C1] e dei predatori [C7].
A completamento, azioni di educazione ambientale in ambito locale [D2] e
di divulgazione a largo raggio [D3].
Come
per altre specie di anfibi sono auspicabili interventi diversificati a partire
da azioni di reintroduzione e ripopolamento [A] fino all'incremento di habitat
disponibile [B], all'esecuzione di monitoraggi sulla popolazione esistente
[C] o alla sensibilizzazione della popolazione attraverso azioni di educazione
ambientale locale ed a vasto raggio[D].