Piviere tortolino - Charadrius
morinellus Linnaeus, 1758
Criteri
biologici
valore
= 2: Corologia eurosibirica-boreoalpina . La parte principale dell'areale
europeo del Piviere tortolino si estende dalla Gran Bretagna alla Fennoscandia
e alla Russia settentrionale. Piccoli nuclei isolati sono presenti sui gruppi
montuosi del centro e Sud Europa. L'areale complessivo si estende a Est
fino alla Mongolia e allo stretto di Bering .
valore
= 3: La popolazione europea è stimata in circa 25.000 coppie nidificanti
, meno di 100 delle quali si riproducono in Europa centro meridionale. La
specie ha subito un pesante declino verso la fine del 19° secolo a causa
dell'eccessivo prelievo venatorio. Attualmente la popolazione totale è
relativamente stabile. Declini locali possono essere dovuti agli effetti
della caccia e dell'impiego eccessivo di pesticidi nelle aree di svernamento.
valore
= 3: Nidificante rarissimo, è presente solo in un sito riproduttivo
nel Livignese. Qui la nidificazione di una coppia è stata accertata
nel 19943 e confermata nel 1995 . La presenza di anche 3 individui e l'osservazione
di soggetti in periodo riproduttivo anche negli anni successivi permette
di ipotizzare l'esistenza di qualche altro nido e la persistenza nel tempo
di questa minuscola popolazione.
valore
= 2: Specie piuttosto selettiva, abita aree aperte. Nelle regioni boreali
frequenta la tundra artica in aree spesso ventose e umide e con intercalate
aree prive di vegetazione o a vegetazione discontinua. Sui massicci montuosi
meridionali frequenta pianori brulli e pietrosi sopra i 2000 m di quota.
valore
= 3: L'unico caso di nidificazione noto in Lombardia risulta di elevata
importanza a livello nazionale. In Italia, infatti, la specie nidifica regolarmente
solo in un'altra località nel Gruppo della Majella, ove sono presenti
4-5 coppie . Il nucleo lombardo sembra quindi essere l'unico relativamente
stabile sulle Alpi italiane e uno dei due noti di tutto l'Arco Alpino.
valore
= 3: Nella più recente "Lista Rossa" italiana viene considerato
"in pericolo in modo critico", fa parte quindi della categoria
che comprende le specie che corrono un altissimo rischio di estinzione nell'immediato
futuro . Inoltre rientra nell'allegato I della direttiva "Uccelli"
(CEE/79/409), che elenca le specie per la cui sopravvivenza e riproduzione
nella loro area di distribuzione si prevedono misure speciali di conservazione
sugli habitat. In Italia è specie rarissima ed estremamente localizzata
come nidificante essendo note due sole piccole aree riproduttive frequentate
per più anni, per un totale di 5-6 coppie. A queste vanno aggiunti
casi di nidificazione non riconfermata negli anni e osservazioni di coppie
in periodo riproduttivo. Vista la non facile rilevabilità della specie
la popolazione nazionale potrebbe essere superiore e ammontare a circa 15
coppie.