Pigo
- Rutilus
pigus (Lacépède, 1804)
Misure
di gestione
fattori
critici per il benessere della specie sono in modo particolare: la naturalità
degli ambienti fluviali e la percorribilità dei fiumi.
per
la salvaguardia della specie occorrerà evitare in maniera particolare:
l'inquinamento della acque; la captazione delle acque; l'artificializzazione
degli alvei fluviali; lo sbarramento dei fiumi.
Le
tipologie di intervento da attuare nei vari campi di azione saranno: la
reintroduzione della specie nei luoghi del suo areale originario da cui
è scomparsa [A1]; il ripopolamento o rinforzo delle popolazioni attualmente
in forte declino [A2]; la sospensione del prelievo alieutico [A3]; il controllo
della popolazione di siluro (Silurus glanis), ormai acclimatata sia
nel Po che in numerosi suoi affluenti, come il Ticino, il Mincio e l'Adda,
che potrebbe competere con la specie [A4]. Dovranno anche essere perseguiti:
il miglioramento della qualità delle acque [Ba1]; la rinaturalizzazione
di alveo e sponde di corpi d'acqua [Ba2]; gli interventi sul flusso minimo
vitale dei corsi d'acqua [Ba3]; la realizzazione di passaggi di risalita
nei corsi d'acqua per consentire agli adulti di pigo il raggiungimento delle
aree di frega [Ba4]; la creazione e/o il mantenimento di aree di frega [Ba5].
Parallelamente dovranno essere effettuati: il monitoraggio della consistenza,
della struttura e dello stato di salute delle popolazioni su cui non sono
ancora stati effettuati studi specifici [C1]; la definizione delle potenzialità
faunistiche dell'ambiente in cui la specie vive [C4]; il monitoraggio della
qualità chimica e biologica delle acque [C10]. ]. E' opportuno prevedere
una azione di monitoraggio del prelievo e dei suoi effetti [C8]. Sulla componente
sociale occorrerà intervenire: con azioni di educazione ambientale
localizzata [D2] e di divulgazione a largo raggio [D3].
Per
la conservazione del pigo occorrerà muoversi in tutti i campi d'azione.
Essenziale sarà l'intervento diretto sulle zoocenosi acquatiche [A];
parallelamente andranno attuati tutti quei miglioramenti dell'habitat fluviale
[B] di rinaturalizzazione e di mitigazione delle artificializzazioni, che
ostacolano il recupero della specie. Un'adeguata azione di monitoraggio
consentirà inoltre la verifica dello status della specie e l'individuazione
di eventuali miglioramenti da apportare al programma di conservazione [C].
Non dovranno poi essere trascurate le azioni sulla componente sociale [D].