Picchio nero
- Dryocopus
martius (Linnaeus, 1758)
Misure
di gestione
Tra
i fattori più critici per la specie vi sono alcune pratiche di gestione
forestale tendenti all'abbattimento degli alberi maturi o senescenti (oppure
di quelli già scavati dai picchi): con l'invecchiamento infatti gli alberi
diventano sempre più idonei a essere utilizzati dalle specie forestali per
costruirvi il sito di nidificazione, ma perdono il proprio valore commerciale.
Abbattimento
di alberi maturi e di alberi cavi.
Le
azioni sull'habitat finalizzate ad aumentarne la recettività riguardano
interventi di tipo silvicolturale come: rimboschimenti in relazione alla
tipologia del bosco originario [Bb1], interventi atti alla rinnovazione
spontanea delle specie forestali indigene [Bb4] e al ripristino ed al mantenimento
di boschi autoctoni, nonché la conversione dei boschi cedui in alto fusto
[Bb5], con il mantenimento di alberi vetusti e senescenti, o con cavità
e di alberi morti [Bb6]. Risulta altresì auspicabile la protezione dei siti
riproduttivi [Bd4]. Inoltre sarebbe opportuno avviare programmi di monitoraggio
dello status delle popolazioni [C1] finalizzati anche ad individuare potenziali
interventi futuri [C11]. Si può infine prevedere l'elargizione di indennizzi
per evitare l'abbattimento degli alberi utilizzati dalla specie per la nidificazione,
quando questi si trovino all'interno di una fustaia industriale [D1].
Come
per molte delle specie tipiche di ambienti forestali maturi sono auspicabili
interventi legati alla gestione del bosco che vadano nella direzione dell'incremento
di habitat disponibile [B] e l'esecuzione di monitoraggi sulla popolazione
esistente [C]. Appare inoltre importante intraprendere azioni sulla parte
sociale [D].