Martin pescatore - Alcedo
atthis (Linnaeus,
1758)
Criteri
biologici
valore
= 0: Il Martin pescatore ha corologia paleoartico-orientale, con areale
esteso su tutta l'Europa, ad eccezione dell'Islanda e di alcune isole del
mediterraneo.
valore
= 2: Soggetto ad un moderato declino tra il 1970 e il 1990, soprattutto
nei paesi che ospitano le popolazioni più importanti. Le cause del declino
sono da ricercarsi nella rigidezza del clima invernale occorso in alcuni
anni passati, ma soprattutto nell'inquinamento delle acque provocato dalle
industrie e dall'agricoltura e nell'estensiva canalizzazione dei corsi d'acqua.
La popolazione europea è attualmente stimata in circa 52.500 coppie nidificanti.
valore
= 2: Nidificante abbastanza diffuso nelle zone centro-meridionali della
regione, altrove la sua presenza è scarsa o nulla ed è legata principalmente
a grossi corsi d'acqua e bacini lacustri. Complessivamente è presente in
circa la metà del territorio regionale6. In inverno la sua distribuzione
ricalca, con poche differenze, quella della stagione riproduttiva. Stime
effettuate sulla popolazione svernante danno come risultato un valore di
circa 4.500 individui.
valore
= 3: La specie nidifica lungo i corsi e i corpi d'acqua, in vicinanza di
zone palustri, stagni, torbiere, canali e cave. E' legata alla presenza
di pareti sabbiose o limose in cui scavare il nido e alla presenza di acque
pescose.
valore
= 1: Il territorio regionale, nel contesto della situazione nazionale, risulta
di moderata importanza per la specie, infatti il Martin pescatore è distribuito
in tutta Italia.
valore
= 3: Secondo la nuova "Lista Rossa" italiana appartiene alla categoria delle
specie minacciate "a più basso rischio". Il Martin pescatore rientra inoltre
nell'allegato I della direttiva "Uccelli" (CEE/79/409), che comprende le
specie per le quali si prevedono misure speciali di conservazione sugli
habitat, al fine di garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette
specie nella loro area di distribuzione. In Italia nidifica in modo diffuso
nelle regioni centro-settentrionali, in modo localizzato nel resto del paese.
La popolazione riproduttiva complessiva in Italia è valutata in quasi 6.000
coppie. Specie non concentrata in Europa, ma con uno status di conservazione
complessivamente sfavorevole.