Lasca
- Chondrostoma
genei (Bonaparte, 1839)
Misure
di gestione
particolarmente
critici per la lasca sono: la naturalità degli ambienti acquatici
e gli sbarramenti fluviali.
per
la salvaguardia della specie occorrerà evitare in maniera particolare:
l'inquinamento della acque; la captazione delle acque; l'artificializzazione
degli alvei fluviali; lo sbarramento dei fiumi.
Le
tipologie di intervento da attuare per il recupero della lasca sono: il
ripopolamento, laddove essa presenti popolazioni sensibilmente contratte
[A2]; il miglioramento della qualità delle acque [Ba1]; la rinaturalizzazione
di alveo e sponde di corpi d'acqua [Ba2]; gli interventi sul flusso minimo
vitale dei corsi d'acqua [Ba3]; la realizzazione di passaggi di risalita
nei corsi d'acqua per consentire agli adulti di lasca il raggiungimento
delle aree di frega [Ba4]. Parallelamente dovranno essere effettuati: il
monitoraggio della consistenza, della struttura e dello stato di salute
delle popolazioni su cui non sono ancora stati effettuati studi specifici
[C1]; la definizione delle potenzialità faunistiche dell'ambiente
in cui la specie vive [C4]; il monitoraggio della qualità chimica
e biologica delle acque [C10]. ]. Considerato un locale interesse per la
pesca, è opportuno prevedere il monitoraggio del prelievo [C8]. Sulla
componente sociale occorrerà intervenire: con azioni di educazione
ambientale localizzata [D2].
la
conservazione della lasca richiede di muoversi in più campi d'azione.
Se da una parte è necessaria infatti la realizzazione di interventi
sia sulla specie stessa [A] che sull'habitat fluviale [B], dall'altra un'adeguata
azione di monitoraggio consentirà la verifica dello status della
specie e l'individuazione di eventuali miglioramenti da apportare al programma
di conservazione [C]. Non devono poi essere trascurate le azioni sulla componente
sociale [D].