Gabbiano reale mediterraneo
- Larus
cachinnans Pallas, 1811
Misure
di gestione
Complessivamente
la specie non sembra sottoposta ad alcun particolare fattore di rischio,
ha fatto anzi registrare un forte incremento in tutto l'areale , soprattutto
grazie alla sua spiccata capacità di adattamento alle risorse offerte da
molti habitat di origine antropica e attività umane. Le piccole popolazioni
lombarde possono risentire di disturbi alle colonie dovuti a particolari
tipologie di sfruttamento turistico (ad es. arrampicata libera). Nel periodo
dello svernamento può risentire di eventuali azioni di contenimento per
il Gabbiano comune.
Gli
unici interventi possibili sono quelli finalizzati ad evitare la distruzione
o il disturbo delle colonie.
Per
la conservazione degli habitat riproduttivi possono essere utili interventi
atti al mantenimento di ambienti aperti quali pareti rocciose e greti fluviali
[Bc10]. Di particolare importanza, a causa della colonialità, la protezione
dei siti riproduttivi [Bd4]. Di particolare importanza, a causa della colonialità,
la protezione dei siti riproduttivi [Bd4]. Le popolazioni esistenti andrebbero
sottoposte a monitoraggio [C1] ed è opportuno il monitoraggio numerico
dei contingenti svernanti [C2]. Andrebbe poi previsto il controllo dei disturbi
diretti arrecati alle colonie o ai dormitori dalle attività ricreative
[D4].
Trattandosi
di una specie abbastanza selettiva per l'habitat riproduttivo è di sicura
utilità l'attuazione di interventi diretti sull'habitat [B]. La dimensione
ridotta della popolazione regionale e le sua vulnerabilità suggeriscono
di effettuare monitoraggi sulla popolazione esistente (così da individuare
eventuali fenomeni di diminuzione o scomparsa locale) [C]. Importante ridurre
quanto più possibile il disturbo di origine antropica [D].