Frullino -
Lymnocryptes minimus
(Brünnich, 1764)
Misure
di gestione
Il
principale fattore di minaccia č costituito dal drenaggio e dalla bonifica
delle aree umide e dalla loro conversione ad aree di produzione agricola
o forestale, tanto nelle aree riproduttive che in quelle di svernamento.
La caccia rappresenta un altro importante fattore critico, tanto che si
ritiene che circa il 5% della popolazione europea venga abbattuto .
Occorre
evitare l'abbandono di pratiche agricole atte a mantenere degli importanti
habitat umidi di origine antropica, quali marcite e risaie. Lo sfruttamento
del territorio ad uso agricolo dovrebbe evitare di prevedere l'eliminazione
degli habitat umidi naturali o semi naturali anche di piccole dimensioni.
Andrebbe inoltre evitato il prelievo venatorio della specie, stante la piccola
dimensione della popolazione svernante italiana e di quella nidificante
europea.
Lo
stretto legame manifestato dalla specie in periodo invernale nei confronti
degli ambienti umidi naturali o, spesso, di origine antropica e per i prati
permettono di individuare quali interventi utili per la specie il mantenimento
di zone umide, praterie igrofile e marcite [Ba7], il ripristino e ricostituzione
di zone umide (estese anche per alcuni ettari), anche all'interno di aree
agricole produttive [Bc2], il mantenimento delle stoppie nel periodo invernale
[Bc3], l'incoraggiamento delle pratiche agricole rotazionali [Bc5], il mantenimento
dei prati polifiti permanenti pingui e irrigui [Bc6]. L'incentivazione all'allagamento
precoce delle risaie (metà marzo) e la limitazione dell'impiego di
cultivar di riso coltivati a secco costituisce un utile modo per garantire
aree di alimentazione durante il periodo migratorio [Bc13]. Importante effettuare
il monitoraggio della consistenza delle popolazioni svernanti [C2].
Trattandosi
di una specie che ha patito in passato drastiche riduzioni dei contingenti
riproduttivi e, in tempi piů recenti, di quelli svernanti a causa delle
alterazioni ambientali, la principale strategia di conservazione consiste
nell'attuazione di interventi diretti sull'habitat [B]. La tendenza alla
diminuzione mostrata fino agli anni '90 e lo status non del tutto chiaro
di alcune popolazioni consigliano l'esecuzione di monitoraggi sulla popolazione
esistente [C].