Fraticello -
Sterna albifrons
Pallas, 1764
Misure
di gestione
Il
principale fattore di minaccia è costituito dalla compromissione degli habitat
litoranei e di alveo fluviale utilizzati dalla specie in periodo riproduttivo.
Attività quali l'edilizia in aree costiere, la canalizzazione dei fiumi,
la cavazione di sabbia sono sicuramente dannose per la specie. Altrettanto
negativi si sono rivelati gli effetti del disturbo diretto alle colonie,
spesso facilmente accessibili, da parte di persone, animali domestici ed
imbarcazioni. A questi si aggiungono fattori critici naturali quali il rischio
di distruzione dei nidi per l'innalzamento del livello di fiumi o per maree
particolarmente alte. Effetti negativi ha anche la predazione da parte di
gabbiani di varia specie e ratti .
La
riduzione e alterazione degli habitat riproduttivi della specie suggeriscono
di attuare interventi di rinaturalizzazione degli alvei e delle sponde di
corpi d'acqua [Ba2], e il mantenimento o ringiovanimento di quelli ancora
esistenti (greti fluviali e sponde lacustri), anche attraverso il decespugliamento
[Bc10]. Importante valutare nel tempo lo status della popolazione mediante
il monitoraggio delle colonie nidificanti [C2]. Possono essere utili anche
gli interventi di monitoraggio dell'habitat (alterazioni fisiche e/o inquinamento;
modifiche della struttura dell'habitat) [C9]. La specie è vulnerabile anche
perché le colonie sono facilmente accessibili, è quindi opportuno attuare
provvedimenti atti al controllo dei disturbi diretti (ingresso nelle colonie,
anche di animali domestici, navigazione a motore, canottaggio, ecc.) [D4].
Negli
interventi di ingegneria idraulica bisogna evitare opere che determinino
la totale artificializzazione degli argini e dei greti. Va anche evitato
l'accesso alle colonie sia da parte di persone che di animali domestici.
Bisogna evitare attività che possano arrecare alle co,lonie disturbo di
tipo diretto o indiretto (rischio di distruzione di nidi a causa del moto
ondoso indotto dalle imbarcazioni).
Trattandosi
di una specie fortemente selettiva per l'habitat, coloniale e soggetta a
declino in anni recenti in parte dell'areale, la principale strategia di
conservazione consiste nella applicazione di interventi diretti sull'habitat
[B]. La tendenza alla diminuzione o alla fluttuazione e la vulnerabilità
per le abitudini coloniali consigliano l'esecuzione di monitoraggi sulla
popolazione esistente (così da individuare eventuali azioni di supporto
a nuclei in diminuzione) [C]. La vulnerabilità della specie implica la necessità
di proteggerla dal disturbo [D].