Forapaglie castagnolo
- Acrocephalus
melanopogon (Temminck, 1823)
Misure
di gestione
La
specie non č sottoposta a persecuzione diretta. Il principale fattore di
minaccia č costituito dalla scomparsa dell'habitat idoneo alla riproduzione.
Risente negativamente del disturbo umano presso i siti di nidificazione.
Evitare
interventi di bonifica delle zone umide. Evitare di incendiare o sfalciare
completamente il canneto anche al di fuori della stagione riproduttiva,
dato che il forapaglie castagnolo č presente per tutto l'anno.
Il
canneto a Phragmites in associazione con carici e giunchi costituisce l'habitat
preferito per il Forapaglie castagnolo, vanno quindi previsti interventi
che consentano il suo mantenimento e incremento [Ba8]. I siti riproduttivi
o comunque potenzialmente idonei, andrebbero protetti e salvaguardati da
fattori di disturbo che potrebbero compromettere la riuscita della nidificazione
[Bd4] [D4]. Un adeguato programma di monitoraggio servirebbe a chiarire
la consistenza, l'effettiva distribuzione e la dinamica del contingente
lombardo di questa specie [C1, C2].
Trattandosi
di una specie minacciata e fortemente selettiva dal punto di vista ambientale,
la principale strategia di conservazione consiste nella applicazione di
interventi diretti sull'habitat [B]. La tendenza alla diminuzione dimostrata
negli ultimi decenni in Italia e la sua scarsa conoscenza a livello regionale,
consigliano l'esecuzione di monitoraggi sulla popolazione esistente [C]
e di programmi di controllo per il contenimento delle attivitā di disturbo
[D].