Forapaglie castagnolo -
Acrocephalus
melanopogon (Temminck,
1823)
Criteri
biologici
valore
= 2: Il Forapaglie castagnolo ha corologia euroturanico-mediterranea , il
suo areale si estende nel Paleartico centrale e meridionale, nord ovest
dell'Africa, penisola Araba e Pakistan. E' specie politipica, con tre sottospecie:
Acrocephalus m. melanopogon (Paleartico occidentale e Turchia),
Acrocephalus m. albiventris (Russia) e Acrocephalus m. mimica (Transcaucasia)
simili nella colorazione ma con variazioni nelle dimensioni.
valore
= 2: Nidifica regolarmente in solo 14 stati europei dove non si registrano
decrementi nella popolazione; fa eccezione l'Italia, dove la specie, negli
ultimi decenni, ha subito una diminuzione sia come numero che come distribuzione.
Si stima che in Europa nidifichino 26.000-46.000 coppie, alle quali vanno
aggiunte quelle della popolazione Russa, poco conosciuta ma sicuramente
consistente (50.000-500.000 coppie).
valore
= 3: La sua presenza in periodo riproduttivo è stata accertata nella regione
solamente nelle Valli del Mincio. Nelle stesse zone il Forapaglie castagnolo
è invece comune durante la migrazione e come svernante.
valore
= 3: E' molto selettivo dal punto di vista ambientale; nel periodo riproduttivo
frequenta fragmiteti con carici, giunchi e tife, in genere densi ed estesi,
mentre durante i restanti periodi dell'anno lo si può trovare anche in canneti
più modesti e frammisti a bassi cespugli.
valore
= 2: In Lombardia si trova una delle poche aree occupate nel territorio
nazionale. L'areale riproduttivo principale corrisponde grossomodo con la
Toscana, la Pianura Padana centro-orientale rappresenta la seconda area
per importanza.
valore
= 3: Secondo la nuova "Lista Rossa" italiana viene inserito alla categoria
delle specie "Vulnerabili"; sulla base della frammentazione del suo areale
e del suo continuo declino. Rientra inoltre nell'allegato I della direttiva
"Uccelli" (CEE/79/409), che comprende le specie per le quali si prevedono
misure speciali di conservazione sugli habitat, al fine di garantire la
sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione.
In Italia la sua distribuzione è limitata alla Pianura Padana e alla Toscana,
con una popolazione riproduttiva complessiva valutata nel periodo 1988-97
in 1000-3000 coppie . A livello europeo lo status di conservazione viene
valutato complessivamente sicuro.