Calandrella -
Calandrella brachydactyla
(Leisler, 1814)
Misure
di gestione
Il
fattore critico più importante è indubbiamente riferibile alle coltivazioni
tipo intensivo che tendenzialmente eliminano ogni forma di "spreco" di terreno
agricolo, andando a sfruttare anche la più piccola fascia di margine. In
questo modo viene drasticamente ridotto o eliminato l'habitat di nidificazione
e di alimentazione della Calandrella. Per le popolazioni regionali appare
una minaccia l'uso ricreativo dei greti fluviali nelle aree di nidificazione.
Occorre
in primo luogo limitare l'omogeneizzazione degli habitat agricoli. La specie
nidifica a terra in posti che, seppur nascosti e mimetizzati, sono facilmente
accessibili: è da evitare pertanto ogni forma di disturbo diretto ai nidi.
Particolarmente
importanti per questa specie risultano gli interventi volti alla creazione
e conservazione di aree idonee alla riproduzione [Bd1]. Tra gli interventi
diretti sull'habitat vi sono la rinaturalizzazione di alveo e sponde di
corpi d'acqua [Ba2], il mantenimento delle colture prative (in particolare
praterie xeriche) [Bc6], l'incoraggiamento delle pratiche agricole rotazionali
[Bc5], la promozione e miglioramento dell'utilizzo del set-aside [Bc7],
lo sfalcio di prati e di altri habitat di alimentazione [Bc11]. Sarebbe
inoltre auspicabile un utilizzo controllato di erbicidi e pesticidi ed l'incremento
dell'agricoltura biologica [Bc4], dato che la specie si alimenta di semi
di piante selvatiche e di piccoli insetti degli ambienti di margine. La
scarsità di informazioni sulla specie fa ritenere opportuno un monitoraggio
dello status delle popolazioni [C1], anche per poter intraprendere studi
particolareggiati finalizzati ad individuare potenziali interventi futuri
[C11]. In ultima analisi si potrebbe ipotizzare una forma di indennizzo
per il mancato uso dei siti occupati dalla specie per la nidificazione qualora
questi si situino su spazi economicamente sfruttabili [D1].
Come
per molte delle specie tipiche di ambienti marginali e a superficie ridotta
sono auspicabili interventi legati alla conservazione e gestione dei biotopi
residui, che vadano inoltre nella direzione dell'incremento di habitat disponibile
[B]. La specie necessita anche di monitoraggi sulla popolazione esistente
[C]. Appare infine importante intraprendere azioni sulla parte sociale [D].