Criteri
biologici
valore
= 1: La Bigia grossa ha corologia mediterraneo-turanica, con areale esteso
alle zone mediterranee dell'Europa meridionale, Africa nord-occidentale,
Asia Minore, Caucaso e Asia meridionale e centrale.
valore
= 1: Ha subito dei grossi decrementi in Spagna ed in Italia; è stabile nel
resto del suo areale europeo. Le fluttuazioni a cui va spesso incontro localmente
non hanno ancora una spiegazione certa. Le cause dei decrementi possono
venire ricercate nelle modificazioni dell'ambiente indotte dall'intensificazione
delle pratiche agricole e, forse, in situazioni climatiche particolari.
La popolazione europea è attualmente stimata in quasi 300.000 coppie nidificanti.
valore
= 3: Frequenta in modo localizzato alcune aree dei settori insubrico, prealpino
e appenninico, oltre che alcune stazioni in pianura. Nel complesso è stata
censita in poco più del 5% del territorio regionale.
valore
= 3: La specie seleziona zone calde e asciutte dominate da vegetazione forestale
aperta. Frequenta anche zone agricole in cui siano presenti elementi di
diversificazione del paesaggio quali siepi e filari, frutteti e oliveti.
valore
= 3: Il territorio regionale, nel contesto della situazione nazionale, risulta
di primaria importanza per la specie. In Italia infatti la Bigia grossa
nidifica in modo frammentato soprattutto nelle regioni settentrionali del
paese.
valore
= 3: Secondo la nuova "Lista Rossa" italiana la Bigia grossa appartiene
alla categoria delle specie "in pericolo". In Italia presenta una distribuzione
estremamente frammentata, estesa a tutto il paese ad eccezione delle isole
maggiori e di alcune delle zone più settentrionali e meridionali del paese.
La popolazione nidificante italiana era stimata, all'inizio degli anni '90,
in 1.000-2.000 coppie. Specie non concentrata in Europa, ma con uno status
di conservazione complessivamente sfavorevole.