Biancone -
Circaetus
gallicus
(Gmelin, 1788)
Misure
di gestione
Bracconaggio,
specialmente nel corso della migrazione; disturbo ai siti riproduttivi;
alterazione dell'habitat, in particolare quelli di foraggiamento.
Non
effettuare sovrapascolamenti e, in particolare irrigare, concimare, rimboschire,
sovrapascolare i prati magri e le praterie primarie, evitare di ridurre
a coltura ambienti erbosi xerotermici e/o oligotrofi.
Le
azioni più proficue per la conservazione e l'incremento delle popolazioni
di Biancone riguardano in particolare gli interventi miranti al miglioramento
e all'aumento di habitat disponibile, tramite il mantenimento di ambienti
aperti come praterie xeriche, ambienti rocciosi a vegetazione discontinua,
con la funzione di ambienti di alimentazione [Bc10], l'incentivazione del
pascolo programmato [Bc12] e azioni rivolte all'incremento di specie preda
[Bd8], previa definizione qualitativa delle potenzialità faunistiche del
territorio [C4]. Sono anche necessari interventi selvicolturali volti al
ripristino e al mantenimento dei boschi autoctoni e alla conversione dei
boschi cedui in boschi ad alto fusto [Bb5]. Sono anche auspicabili studi
particolareggiati volti ad individuare interventi futuri [C11]. Un efficiente
programma di tutela per specie così minacciate deve inoltre necessariamente
prevedere un costante monitoraggio dello status delle popolazioni [C1],
valutando anche l'entità dei contingenti migratori [C2]. E' altresì necessaria
una rigorosa protezione dei siti riproduttivi [Bd4], nonché la predisposizione
di programmi di educazione ambientale e divulgazione ad ampio raggio [D3].
Come
per altre specie di rapaci sono auspicabili interventi diversificati che
vadano nella direzione dell'incremento di habitat disponibile [B], l'esecuzione
di monitoraggi sulla popolazione esistente (così da individuare eventuali
azioni di supporto a nuclei in diminuzione) [C] e programmi di educazione
ambientale e divulgazione circa l'importanza della conservazione di specie
così minacciate [D].