Alosa -
Alosa fallax
(Lacépède, 1803)
Criteri
biologici
valore
= 2 : le due sottospecie di alosa hanno areale di distribuzione differente:
l'agone (Alosa fallax lacustris) vive nei grandi laghi profondi prealpini
dove svolge l'intero ciclo biologico; la cheppia (Alosa fallax nilotica)
è invece sottospecie migratrice anadroma che vive in mare e risale i fiumi
per riprodursi, ed è distribuita in tutta l'area mediterranea, le coste
europee dell'Oceano Atlantico e i principali bacini fluviali dell'Europa
o del vicino Oriente che si affacciano in questi mari.
valore
= 2: nei laghi prealpini le popolazioni residenti di agone alternano periodi
in cui subiscono drastici declini, fino quasi a scomparire, ad altri in
cui progressivamente tornano ad aumentare fino a raggiungere buone consistenze.
La cheppia ha fatto registrare negli ultimi anni un forte decremento in
tutto il suo areale. La sua natura anadroma in particolare è uno dei punti
di maggiore fragilità di questa sottospecie: la presenza di sbarramenti
fluviali invalicabili significa per essa l'impossibilità di raggiungere
le aree idonee alla riproduzione e dunque a lungo andare la scomparsa della
specie.
valore
= 2: in alcuni laghi prealpini lombardi l'agone è tuttora molto abbondante
(Lago di Garda, Lago di Como, Lago d'Iseo). Nel Fiume Po le segnalazioni
della presenza della cheppia si fanno sempre più sporadiche.
valore
= 2: l'agone vive nei grandi laghi profondi prealpini, caratterizzati da
acque piuttosto fresche e ossigenate. La cheppia raggiunge l'ambiente d'acqua
dolce alla ricerca di zone a bassa profondità idonee per la frega.
valore
= 2: i grandi laghi prealpini si trovano tutti, almeno in parte, in territorio
lombardo. Di qui l'importanza del territorio regionale nella salvaguardia
dell'agone.
valore
= 2: l'alosa è inserita nella Lista Rossa dell'IUCN tra le specie "per le
quali esiste una carenza di informazioni" e dunque non vi sono adeguate
informazioni per effettuare una valutazione sul rischio di estinzione. Essa
è inoltre compresa tra le specie per la cui conservazione occorre la designazione
di zone speciali di conservazione, nell'Allegato II della Direttiva 92/43/CEE.
É anche tutelata dalla L.R. 25/82 che ne stabilisce il divieto di pesca
nel periodo che va dal 15/05 al 15/06 e ne fissa la misura minima di cattura
a 15 cm.