fascia 01

Zamenis longissimus

08 Zamlon

Saettone comune o Colubro d'Esculapio

 

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Classe: Reptilia

Ordine: Squamata

Famiglia: Colubridae

 

Distribuzione in Lombardia: il saettone attualmente è ancora presente nei boschi ripariali delle principali aree protette della pianura lombarda, ed è relativamente comune in tutta la fascia prealpina ed alpina fino ai 1600 m di quota.

Identificazione: lungo fino a 170 cm, questo serpente ha la parte superiore di colore giallo-bruno-olivastro rilucente, spesso con una fine punteggiatura biancastra; le squame dorsali sono lisce. Il ventre è sfumato di giallo, quasi sempre privo di punteggiature. I giovani sono molto diversi dagli adulti, sia per la colorazione che per l’ornamentazione: il loro dorso è infatti bruno-olivaceo o bruno-grigiastro e presenta 4 serie longitudinali di macchie scure; ai due lati del collo è presente un’evidente macchia semilunare gialla o bianco-giallastra (che talora tende a persistere anche nell’adulto), mentre una stria scura unisce l’angolo della bocca all’occhio e da qui prosegue anteriormente sul capo congiungendosi a quella dell’altro lato.

Specie simili: gli adulti sono inconfondibili. I giovani possono essere confusi con quelli del colubro liscio, della natrice tassellata e della natrice dal collare. Rispetto al saettone, i giovani del colubro liscio hanno la banda scura sul lato della testa che prosegue oltre l’occhio e raggiunge la narice, il ventre nerastro quasi uniforme o finemente vermicolato di chiaro e scuro (o, nel primo anno di vita, arancione o rosa corallo). I giovani delle due natrici hanno, invece, il ventre con una caratteristica ornamentazione a scacchiera chiara e nerastra e le squame dorsali carenate (non lisce).

Biologia ed ecologia: è un serpente, non velenoso, di grandi dimensioni legato soprattutto ad ambienti boschivi o di boscaglia rada, meglio se caratterizzati da un elevato grado di naturalità.

È un ottimo arrampicatore, caccia uccelli nei nidi o micromammiferi all’interno delle tane; le prede vengono uccise per costrizione. Il periodo di attività va dalla fine di marzo ad ottobre; è una specie prevalentemente diurna, ma sono stati osservati casi di individui attivi anche in ore serali.

Stato di conservazione: la specie è inserita in Allegato IV della “Direttiva Habitat”, in appendice II della Convenzione di Berna ed è valutata come “a minor preoccupazione” nella Lista Rossa IUCN dei Vertebrati Italiani. Questa specie ha subito un forte regresso negli ultimi decenni, a seguito della forte riduzione delle superfici boschive e naturali, soprattutto nella fascia planiziale.

 

Per richieste di informazioni sulle campagne si vedano i contatti.

 

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